In contatto con maestri del calibro di Francesco di Giorgio, Fra’ Giocondo e Leonardo da Vinci e per cinquant’anni al servizio dei re Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I, Domenico “Beccaloro” da Cortona (1470-1545) ha dato un contributo fondamentale alla diffusione del Rinascimento oltralpe. Formatosi a Cortona e Napoli e giunto in Francia a venticinque anni, nel 1495, Domenico fece parte delle ‘maison’ delle regine Anna, Claudia ed Eleonora, lavorò alle dipendenze del Grand-Maître Anne de Montmorency, fu il protagonista degli allestimenti effimeri per le grandi feste di corte, il consulente per le fortificazioni nord-orientali del paese. La sua attività architettonica tocca il castello di Chambord e il progetto dell’Hôtel de Ville di Parigi. Il volume è stato organizzato in tre sezioni, introdotte da un quadro sulla presenza degli Italiani in Francia ai primi del Cinquecento e sul loro ruolo nella trasformazione del linguaggio architettonico operato in quegli anni, nonché sulle numerose figure e competenze che concorrevano alla definizione e alla realizzazione di un progetto architettonico. La prima sezione fornisce un quadro biografico di riferimento e a delinea la fortuna critica di Domenico Beccaloro dal Rinascimento a oggi, insieme a due affondi tematici, uno dedicato a un presunto discepolato sangallesco, che ha costituito un filtro preconcetto nella lettura della sua carriera, l’altro alla sua appartenenza alla ‘maison’ delle regine di Francia, che apre nuove prospettive sul suo inserimento nel ‘milieu’ della corte. Nella seconda sezione, dedicata alla formazione, si ricostruiscono il contesto familiare e culturale in cui egli crebbe a Cortona e l’ambiente trovato a Napoli a fine Quattrocento, approfondendo le modalità del viaggio di trasferimento fino ad Amboise e le relazioni che in quell’occasione Domenico poté stringere con il gruppo di artisti e artigiani che con lui era partito al seguito di Carlo VIII. La terza sezione costituisce il fulcro del volume e analizza cronologicamente l’insieme delle opere documentate o attribuibili a Domenico, evidenziando le diverse sfaccettature con cui il mestiere di legnaiolo lo portò a confrontarsi con l’architettura a diverse scale, esplorando il debito nei confronti dei maestri italiani e le relazioni con i colleghi francesi, ma anche la rete dei committenti per il quale operò al di fuori della famiglia reale. L’intera analisi poggia su un consistente apparato documentario, che nell’Antologia di fonti finale riunisce tutti i testi, in buona parte inediti, che menzionano direttamente Domenico Beccaloro da Cortona.

Domenico da Cortona. Un legnaiolo toscano al servizio della corona di Francia (1495-1545) / Bardati, Flaminia. - (2023), pp. 1-422.

Domenico da Cortona. Un legnaiolo toscano al servizio della corona di Francia (1495-1545)

Flaminia Bardati
2023

Abstract

In contatto con maestri del calibro di Francesco di Giorgio, Fra’ Giocondo e Leonardo da Vinci e per cinquant’anni al servizio dei re Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I, Domenico “Beccaloro” da Cortona (1470-1545) ha dato un contributo fondamentale alla diffusione del Rinascimento oltralpe. Formatosi a Cortona e Napoli e giunto in Francia a venticinque anni, nel 1495, Domenico fece parte delle ‘maison’ delle regine Anna, Claudia ed Eleonora, lavorò alle dipendenze del Grand-Maître Anne de Montmorency, fu il protagonista degli allestimenti effimeri per le grandi feste di corte, il consulente per le fortificazioni nord-orientali del paese. La sua attività architettonica tocca il castello di Chambord e il progetto dell’Hôtel de Ville di Parigi. Il volume è stato organizzato in tre sezioni, introdotte da un quadro sulla presenza degli Italiani in Francia ai primi del Cinquecento e sul loro ruolo nella trasformazione del linguaggio architettonico operato in quegli anni, nonché sulle numerose figure e competenze che concorrevano alla definizione e alla realizzazione di un progetto architettonico. La prima sezione fornisce un quadro biografico di riferimento e a delinea la fortuna critica di Domenico Beccaloro dal Rinascimento a oggi, insieme a due affondi tematici, uno dedicato a un presunto discepolato sangallesco, che ha costituito un filtro preconcetto nella lettura della sua carriera, l’altro alla sua appartenenza alla ‘maison’ delle regine di Francia, che apre nuove prospettive sul suo inserimento nel ‘milieu’ della corte. Nella seconda sezione, dedicata alla formazione, si ricostruiscono il contesto familiare e culturale in cui egli crebbe a Cortona e l’ambiente trovato a Napoli a fine Quattrocento, approfondendo le modalità del viaggio di trasferimento fino ad Amboise e le relazioni che in quell’occasione Domenico poté stringere con il gruppo di artisti e artigiani che con lui era partito al seguito di Carlo VIII. La terza sezione costituisce il fulcro del volume e analizza cronologicamente l’insieme delle opere documentate o attribuibili a Domenico, evidenziando le diverse sfaccettature con cui il mestiere di legnaiolo lo portò a confrontarsi con l’architettura a diverse scale, esplorando il debito nei confronti dei maestri italiani e le relazioni con i colleghi francesi, ma anche la rete dei committenti per il quale operò al di fuori della famiglia reale. L’intera analisi poggia su un consistente apparato documentario, che nell’Antologia di fonti finale riunisce tutti i testi, in buona parte inediti, che menzionano direttamente Domenico Beccaloro da Cortona.
2023
979-12-80956-36-1
Domenico da Cortona; rinascimento francese; architettura francese; Chambord; cultural transfer;
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Domenico da Cortona. Un legnaiolo toscano al servizio della corona di Francia (1495-1545) / Bardati, Flaminia. - (2023), pp. 1-422.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Bardati_Domenico-da Cortona_2023.pdf

solo gestori archivio

Note: intero volume, completo di copertina
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 9.57 MB
Formato Adobe PDF
9.57 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1691752
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact